Roma
Via della pace 34
Mudac presenta coup de theatre
Roma, Via della pace 34
dal 15/03/2023 fino al 16/03/2023
( Gratis )
Attenzione! Evento terminato!
Attenzione! Evento terminato!
Il 15 marzo torna, al Ristorante Bar del Fico, MUDAC - Metti un Disco a Cena, l’esplosivo contenitore culturale, ideato da Giovanni La Gorga, per dare spazio ad artisti, artigiani e creativi in una cornice del tutto inaspettata.
MUDAC, organizzato da Giovanni La Gorga, autore e regista con Alessio Borgonuovo del lungometraggio “From My House In Da House - a history of Rome”, (disponibile su Amazon Prime), in collaborazione con Angelica di Majo; Arianna Paparelli autrice della proposta “gastroartistica”; Marianna Martucci e, naturalmente, Fabio Nardoni, manager del locale, vedrà in consolle, oltre ai due dj resident, anche altre special guest, per un dj set in vinile davvero fuori dal comune.
Del resto MUDAC è il concept nato per ospitare progetti stra-ordinari, nel senso etimologico del termine, ovvero fuori dal comune; nell’insolito contesto di una serata. Perché, creare cortocircuiti culturali, determina la nascita di potenti sinergie, stimola la creatività, fa nascere idee nuove.
Per quanto riguarda l’arte, il 15 marzo MUDAC ospita Coup de theatre, mostra personale di Cristiano Cascelli, la cui passione per l'arte, come lascia intuire il titolo, nasce a teatro. L'artista, lavorando come scenografo per grandi compagnie, ha iniziato ad esplorare la sua creatività, prima nell'ambito del design e dell'artigianato e, poi, avvicinandosi alla pittura.
Le opere di Cascelli, ne uniscono le diverse velleità, realizzando una crasi tra una tecnica antica, l'alto rilievo e soggetti ultra pop e contemporanei, dipinti con colori accesi, forti, a tratti acidi o fluo. Cascelli, grazie alle sue abilità di ebanista, ha sviluppato un modus operandi del tutto peculiare: dopo aver elaborato l'idea, la scolpisce nel legno, per farla emergere dal materiale e dipingerla, come in una moderna epifania. In altre parole, l'artista "tira fuori" l'immagine, come se fosse stata sempre lì, in attesa. Il risultato è una sorta di “arcaico 3D”, in bilico tra classico e contemporaneo, in cui il soggetto invade lo spazio oltre la superficie della tavola.
Tale immanenza, oltre che conferire una dimensione teatrale alle opere, per cui i personaggi ritratti, come attori, hanno bisogno della scenografia per "vivere", crea una sensazione di lieve déjà vu negli spettatori, abituati alle tele bidimensionali. Lo sfondo, non solo le contiene, e le sostiene ma, soprattutto, come una vera e propria cassa di risonanza, ne amplifica il significato, che si colora sempre di sfumature sociali. Per quanto la ricerca di Cascelli non sia deliberatamente politica, ogni tavola è foriera di un messaggio, dal momento che i soggetti rappresentati, reali o fantastici, sono spesso carichi di un significato universale. L'immaginario dell'artista è molto ampio e si nutre di suggestioni diverse. Amy Winehouse dialoga con Mickey Mouse, mentre due amanti si baciano e un dottore piuttosto equivoco sembra fissarci.
Per rispettare la sua natura poliedrica, anche il 15 marzo, MUDAC aprirà le porte all'artigianato, ospitando selezionate realtà artigianali del territorio che hanno rifiutato il concetto di fast fashion ed interpretano la moda come una possibilità di rapporto e creatività.