Bari
Via p. massimiliano kolbe 3, 70126
Arturo lo chef in sudamerica
Bari, Via p. massimiliano kolbe 3, 70126
dal 25/11/2023 fino al 26/11/2023
( Intero 15 euro, ridotto 13 euro )
Attenzione! Evento terminato!
Attenzione! Evento terminato!
ARTURO LO CHEF IN SUDAMERICA
Teatro Stabile d’Abruzzo/Teatro del Sangro
monologo teatrale liberamente tratto dalla scrittura di John Fante
Progetto scenico, testo e regia Stefano Angelucci Marino
Collaborazione al testo e alla regia Rossella Gesini
Musiche originali Giovanni Sabella
Scene di Filippo Iezzi
Villa Santa Maria, uno splendido paese della provincia di Chieti, è nota in Italia e nel mondo per essere “la patria dei cuochi”. L’origine della Cucina villese è veramente antica. La leggenda vuole che i primi cuochi villesi risalgono al 1560, all’epoca dei Principi Caracciolo, signori di Villa. Il principe Ferrante Caracciolo in quegli anni fondò la prima scuola alberghiera; fu proprio da quella scuola che si sviluppò il seme che avrebbe fatto poi di Villa Santa Maria la patria dei cuochi, i quali cominciarono nel corso dei secoli ad avventurarsi per i paesi del mondo in cerca di fortuna. Nel 1939 infine viene istituito l’Istituto Professionale Alberghiero, la prestigiosa Scuola che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento per la tradizione culinaria italiana… Nel nostro spettacolo Arturo, un giovane abruzzese dei giorni nostri, racconta la sua storia, l’avventura di un ragazzo che dall’Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria, sognando di diventare un grande chef, arriverà a lavorare in uno dei più famosi ristoranti di Los Angeles, e da lì, di delusione in delusione, lo ritroveremo a Buenos Aires, in Sud America, nel pieno della ideazione e realizzazione dell’impresa della vita, un ristorante italiano tutto suo. Con grande ironia e semplicità si racconta di Villa negli anni ’90, degli inizi all’ Alberghiero, la passione per i fornelli, degli scontri con i genitori, l’arrivo a Los Angeles, i primi amori, i colleghi e la dura vita di cucina. Quindi l’arrivo a Buenos Aires, le vittorie e le sconfitte sulla strada del successo. Arturo in famiglia sente scoppiettare l’idioma abruzzese, idioma che tra i componenti adulti del “clan” spesso rappresenta il mito dell’origine, il rifugio salvifico, l’identità ri-affermata, mentre per lui, per il giovane cuoco oramai pronto alla conquista del mondo significa solo emarginazione e disprezzo.