Commedia pensione miramare

La vicenda della commedia si svolge tutta nella portineria di una pensione a due stelle e prende inizio dall’arrivo di due clienti milanesi, Carla e Mario Altomiri, i quali hanno deciso di trascorrere un breve periodo di ferie a Taormina.
L’elemento intorno al quale ruota tutta la commedia è la profonda avversione che la signora Altomiri nutre nei confronti del popolo siciliano, infatti, nel momento in cui la stessa scopre che i gestori della pensione sono catanesi, comincia ad avere delle crisi di panico…
Serafino, titolare della pensione, le sorelle Addolorata e Crocifissa, il professore Cunsolo, sono l’emblema della sicilianità, proprio quella peculiarità che Carla Altomiri “odia profondamente” e con la quale si ritroverà alla fine, suo malgrado, a dover “fare i conti”. Oltre ai citati ospiti, altri avventori si avvicendano sulla scena: la Contessa Marisa De Santis (nobile decaduta), suor Angela e suor Teresa (due suore di un convento del Monferrato), il sultano A-Stia-nat con il segretario Abel-S-Aziz, la cui presenza risulterà, alla fine, di fondamentale importanza per l’intreccio e la conclusione degli avvenimenti.
La trama è tutto un susseguirsi di colpi di scena, i vari personaggi che offrono allo spettatore un quadro, a volte surreale, risultano originali e volutamente rispecchiano le caratteristiche della gente comune, individuabili nel vissuto “dell’uomo qualunque”.
Proprio la possibilità offerta allo spettatore di potersi identificare in quasi tutti i personaggi della commedia o di ritrovare elementi caratteriali di un vicino, di un conoscente, di un parente, rende la commedia “Pensione Miramare” assolutamente attuale oltre che divertente e piacevole.

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