Abiammo lasciato una storia. reading teatrale sui ragazzi del '99 nella grande guerra

Dopo il grande successo editoriale di “Terra matta” (Einaudi, 2007) Vincenzo Rabito (1899-1981), siciliano e analfabeta, ragazzo del ’99 nella prima guerra mondiale, nel 2022 è tornato in libreria con “Il romanzo della vita passata” (Einaudi) con altri ricordi inediti tratti dalle sue monumentali memorie, scritte a macchina tra il 1968 e il 1981, e curate dal figlio Giovanni. Oltre tremila pagine dattiloscritte che rappresentano una testimonianza sul Novecento unica e di una straordinaria forza narrativa, come affermò Andrea Camilleri quando diventarono pubbliche.

Con la musica dal vivo di Elena Craighead e di Michele Sarti, Saverio Senni – che ama definirsi “rabitista anonimo” - racconterà la vicenda di Vincenzo nel primo conflitto mondiale: la chiamata alle armi, la vita del fronte, il “suo” 4 novembre e le vicende dell’immediato dopoguerra - vissuto a Firenze dove era di stanza il suo Reggimento - echeggiano nel racconto di un protagonista autentico ed ingenuo, ironico e profondo al tempo stesso.
Insomma, la Grande Guerra come non nessun altro l’aveva mai raccontata.

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